mercoledì 21 maggio 2025

Recensione "La Donna di Picche" di Giusy Viro


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La donna di picche

Autrice Giusy Viro

Edito in self

Genere Romanzo Storico – Suspense Romance

Data pubblicazione 11 maggio 2025

 

Trama


Catania/ Biancavilla 1827


La giovane Ginevra Lanzafame lascia il collegio delle suore benedettine di Catania per far ritorno a Biancavilla, nella lussuosa residenza di famiglia, dopo dieci anni.
Cresciuta senza la madre e con un padre anaffettivo, dopo la morte di quest'ultimo, decide che niente e nessuno potranno più gestire la sua vita.
Il fatto di dover vivere sotto lo stesso tetto con il proprio tutore le creerà non pochi problemi.
Tancredi è stato adottato da bambino dal defunto nonno di Ginevra. Cresciuto e allevato come un gentiluomo non dimenticherà mai le proprie umili origini e dover essere a capo di un casato tanto importante, per lui rappresenta più un onere che un privilegio e ritrovarsi quella ragazza in casa, pensare a darle un marito, non fanno che radicare in lui queste convinzioni.
Tancredi ricorda Ginevra bambina, quando correva sempre da lui in cerca di conforto dopo i continui rimproveri del padre.
Lei ha impresso nella memoria un giovane dall'animo gentile, con bellissimi e profondi occhi blu e un sorriso incantevole.
Ma gli anni sono passati ed entrambi sono cambiati.
Lui è diventato l’affascinante Conte Tancredi Lanzafame Ravardone di Torrecallicari, un uomo taciturno, desiderato e amato dalle donne.
Ginevra è una giovane e bellissima ereditiera, piena di ideali e un'indole risoluta.
Tra battibecchi, cavalcate nelle splendide campagne biancavillesi e baci rubati, la passione tra i due scorre come la lava dell'Etna. "A Muntagna", che maestosa sembra osservarli in lontananza.
Un oscuro segreto però pesa sulla vita dell'ignara Ginevra.
Una clausola testamentaria e una mano misteriosa nascosta dall'ombra minacceranno i sentimenti che malgrado tutto sbocceranno tra lei e Tancredi.
Efferati omicidi, complotti, passioni irrefrenabili saranno i protagonisti indiscussi di questa storia.
E chi mai sarà la misteriosa cortigiana che ogni notte sceglie un diverso amante regalandogli la carta che ritrae la donna di picche?




Recensione “La Donna di Picche”


Ginevra è una giovane donna che alla morte del padre lascia il convento in cui è vissuta ed è stata educata per gran parte della sua vita e torna a casa. Nonostante sia cresciuta timorata di Dio e come una signorina d’alto rango, Ginevra non ha paura di sporcarsi le mani né tantomeno di pensare con la sua testa, cosa che nella Sicilia dell’800 non era ben vista per una signorina allevata solo per fare da orpello al braccio di un marito e sfornare figli.  

Tutto ciò che ricorda di casa sua è la bellezza del luogo, le lunghe cavalcate che riuscivano a sedare la sua indole indomita e la tristezza di essere sola con un padre il cui unico sentimento verso la sua unica figlia era la repulsione. Gli unici ricordi felici legati alla sua casa sono i momenti passati con Tancredi, il giovane popolano senza futuro adottato dal nonno per avere una vita migliore e ottenere un titolo nella società. Tancredi era sempre gentile con lei, sempre pronto a difenderla e a darle conforto come aveva fatto con la sua defunta madre.

Adesso che sarebbe tornata a casa avrebbe rivisto Tancredi nella veste di conte, non più il giovane che ricordava ma un uomo con delle responsabilità ben avviato nella società dell’epoca e che per di più sarebbe stato il suo tutore.

Rivedersi provoca in entrambi un terremoto, Tancredi è ancor più affascinante e Ginevra una giovane donna splendida e dai modi raffinati, l’attrazione cerca di prendere il sopravvento ma entrambi fanno di tutto per resistere, soprattutto Tancredi che sembra non intenzionato a cedere. Ma Ginevra vuole per una volta pensare a se stessa ed essere felice ignara della clausola applicata al testamento del padre, che implica un matrimonio entro l’anno per avere accesso alla sua eredità pena la perdita di tutto, un matrimonio che non contempla il legame con il conte Tancredi come ultimo atto di sprezzo del padre, come a volerle togliere ogni briciolo di felicità.

Così inizia un calvario per i due giovani che non possono amarsi né tantomeno dimenticarsi, restano in questo limbo voluto da un uomo crudele solo per farli soffrire, e qui si trovano ad affrontare situazioni troppo complicate intrecciate ad invidia e gelosia. Momenti in cui la passione li stordisce e altri in cui Tancredi si allontana pensando solo al bene della sua amata. Il loro destino sarà intriso di consapevolezze e inganni, di sparizioni, uccisioni e minacce, tutte che portano ad una strana e malfamata locanda. Un ambiente abbietto in cui transitano uomini di ogni sfera sociale, celibi o sposati non conta basta avere denaro da spendere.

Non basterà il coraggio di Tancredi e dei suoi alleati per scoprire gli inganni, servirà anche l’aiuto di una splendida donna senza volto, la donna di picche, che in quella locanda pericolosa sceglie di sedurre un uomo ogni notte, diventando lei stessa l’attrazione e il sogno di tutti gli avventori. Una donna che con risolutezza e coraggio riuscirà a venire a capo del marcio che gira intorno alla locanda e alle sparizioni.

Non aspettatevi un romance storico ricco di balli sontuosi e principi azzurri, l’autrice ha dato vita ad una storia ricca di fascino ma anche di cruda realtà, che si intrecciano sapientemente per regalarci una trama in cui la relazione tra i due protagonisti affronta ostacoli che vanno oltre il bon ton e le dicerie, oltre l’arroganza e le manipolazioni, ma Tancredi e Ginevra saranno in grado di fronteggiare ogni cosa, che siano insieme o meno.

Un’ambientazione stupenda nella mia amata Sicilia, in paesaggi che io stessa conosco e soprattutto riconosco nelle descrizioni fatte con cura e devozione dall’autrice.

 

Valutazione ✰✰✰✰✰ su 5

Ringrazio l’autrice per la copia digitale omaggio



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