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La donna di picche
Autrice Giusy Viro
Edito in self
Genere Romanzo Storico – Suspense Romance
Data pubblicazione 11 maggio 2025
Trama
Catania/ Biancavilla 1827
La giovane Ginevra Lanzafame lascia il collegio
delle suore benedettine di Catania per far ritorno a Biancavilla, nella
lussuosa residenza di famiglia, dopo dieci anni.
Cresciuta senza la madre e con un padre
anaffettivo, dopo la morte di quest'ultimo, decide che niente e nessuno
potranno più gestire la sua vita.
Il fatto di dover vivere sotto lo stesso tetto
con il proprio tutore le creerà non pochi problemi.
Tancredi è stato adottato da bambino dal defunto
nonno di Ginevra. Cresciuto e allevato come un gentiluomo non dimenticherà mai
le proprie umili origini e dover essere a capo di un casato tanto importante,
per lui rappresenta più un onere che un privilegio e ritrovarsi quella ragazza
in casa, pensare a darle un marito, non fanno che radicare in lui queste
convinzioni.
Tancredi ricorda Ginevra bambina, quando correva
sempre da lui in cerca di conforto dopo i continui rimproveri del padre.
Lei ha impresso nella memoria un giovane
dall'animo gentile, con bellissimi e profondi occhi blu e un sorriso
incantevole.
Ma gli anni sono passati ed entrambi sono
cambiati.
Lui è diventato l’affascinante Conte Tancredi
Lanzafame Ravardone di Torrecallicari, un uomo taciturno, desiderato e amato
dalle donne.
Ginevra è una giovane e bellissima ereditiera,
piena di ideali e un'indole risoluta.
Tra battibecchi, cavalcate nelle splendide
campagne biancavillesi e baci rubati, la passione tra i due scorre come la lava
dell'Etna. "A Muntagna", che maestosa sembra osservarli in
lontananza.
Un oscuro segreto però pesa sulla vita
dell'ignara Ginevra.
Una clausola testamentaria e una mano misteriosa
nascosta dall'ombra minacceranno i sentimenti che malgrado tutto sbocceranno
tra lei e Tancredi.
Efferati omicidi, complotti, passioni
irrefrenabili saranno i protagonisti indiscussi di questa storia.
E chi mai sarà la misteriosa cortigiana che ogni
notte sceglie un diverso amante regalandogli la carta che ritrae la donna di
picche?
Recensione “La Donna di Picche”
Ginevra è una giovane donna che alla morte del padre lascia
il convento in cui è vissuta ed è stata educata per gran parte della sua vita e
torna a casa. Nonostante sia cresciuta timorata di Dio e come una signorina
d’alto rango, Ginevra non ha paura di sporcarsi le mani né tantomeno di pensare
con la sua testa, cosa che nella Sicilia dell’800 non era ben vista per una
signorina allevata solo per fare da orpello al braccio di un marito e sfornare
figli.
Tutto ciò che ricorda di casa sua è la bellezza del luogo,
le lunghe cavalcate che riuscivano a sedare la sua indole indomita e la
tristezza di essere sola con un padre il cui unico sentimento verso la sua
unica figlia era la repulsione. Gli unici ricordi felici legati alla sua casa
sono i momenti passati con Tancredi, il giovane popolano senza futuro adottato
dal nonno per avere una vita migliore e ottenere un titolo nella società.
Tancredi era sempre gentile con lei, sempre pronto a difenderla e a darle
conforto come aveva fatto con la sua defunta madre.
Adesso che sarebbe tornata a casa avrebbe rivisto Tancredi
nella veste di conte, non più il giovane che ricordava ma un uomo con delle
responsabilità ben avviato nella società dell’epoca e che per di più sarebbe
stato il suo tutore.
Rivedersi provoca in entrambi un terremoto, Tancredi è
ancor più affascinante e Ginevra una giovane donna splendida e dai modi
raffinati, l’attrazione cerca di prendere il sopravvento ma entrambi fanno di
tutto per resistere, soprattutto Tancredi che sembra non intenzionato a cedere.
Ma Ginevra vuole per una volta pensare a se stessa ed essere felice ignara
della clausola applicata al testamento del padre, che implica un matrimonio
entro l’anno per avere accesso alla sua eredità pena la perdita di tutto, un
matrimonio che non contempla il legame con il conte Tancredi come ultimo atto
di sprezzo del padre, come a volerle togliere ogni briciolo di felicità.
Così inizia un calvario per i due giovani che non possono
amarsi né tantomeno dimenticarsi, restano in questo limbo voluto da un uomo
crudele solo per farli soffrire, e qui si trovano ad affrontare situazioni
troppo complicate intrecciate ad invidia e gelosia. Momenti in cui la passione li stordisce e altri in cui Tancredi si allontana pensando solo al bene della sua amata. Il loro destino sarà intriso di consapevolezze e inganni, di sparizioni, uccisioni e
minacce, tutte che portano ad una strana e malfamata locanda. Un ambiente
abbietto in cui transitano uomini di ogni sfera sociale, celibi o sposati non
conta basta avere denaro da spendere.
Non basterà il coraggio di Tancredi e dei suoi alleati per
scoprire gli inganni, servirà anche l’aiuto di una splendida donna senza volto,
la donna di picche, che in quella locanda pericolosa sceglie di sedurre un uomo
ogni notte, diventando lei stessa l’attrazione e il sogno di tutti gli
avventori. Una donna che con risolutezza e coraggio riuscirà a venire a capo
del marcio che gira intorno alla locanda e alle sparizioni.
Non aspettatevi un romance storico ricco di balli sontuosi
e principi azzurri, l’autrice ha dato vita ad una storia ricca di fascino ma
anche di cruda realtà, che si intrecciano sapientemente per regalarci una trama
in cui la relazione tra i due protagonisti affronta ostacoli che vanno oltre il
bon ton e le dicerie, oltre l’arroganza e le manipolazioni, ma Tancredi e
Ginevra saranno in grado di fronteggiare ogni cosa, che siano insieme o meno.
Un’ambientazione stupenda nella mia amata Sicilia, in
paesaggi che io stessa conosco e soprattutto riconosco nelle descrizioni fatte
con cura e devozione dall’autrice.
Valutazione ✰✰✰✰✰ su 5
Ringrazio
l’autrice per la copia digitale omaggio
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