mercoledì 10 marzo 2021

Recensione "Phychological Tarots"

Autrice Michela Principe
Illustratrice Evelyn 
Volume di genere esoterico auto pubblicato




Trama

Illustrazioni magiche che vi accompagneranno verso il percorso di consapevolezza di cui i tarocchi sono maestri. Si parte dalla follia individualista della carta 0 fino alla consapevolezza della totalità del Mondo. Non si tratta di lettura delle carte ma della loro interpretazione dal punto di vista psicologico. E tu in che punto del percorso sei?


La mia Opinione

Oggi vi parlo di un libro illustrato, che posso catalogare come fuori dalla mia zona di comfort che sono i romanzi. Psychological Tarots è un viaggio psicologico e spirituale nei tarocchi, dalla carta identificata con Il Matto alla numero 0 fino alla ventunesima, ovvero Il Mondo, le parole di Michela Principe accompagnano le affascinanti e suggestive illustrazioni realizzate dalla bravissima Evelyn. Non sono le classiche immagini che siamo abituati a vedere, ma un mazzo di carte rivisitato in chiave molto moderna che mantiene il senso di misticismo che da sempre aleggia intorno ai tarocchi. Il libro non ci racconta semplicemente il ruolo di ogni carta, ma ci fa immergere nelle sensazioni che ogni simbolo suscita, possiamo ritrovarci in una carta piuttosto che in un altra, prendendo consapevolezza di aspetti del nostro carattere che spesso sono nascosti o a cui non diamo la giusta importanza. Personalmente mi è piaciuta molto la carta della Papessa, che ricopre vari ruoli e nonostante sia intesa come raffigurazione della saggezza, c'è sempre quel pizzico di follia insita che equilibra il tutto. 
Devo ammettere che l'idea di leggere questo volume mi ha subito incuriosita quando Evelyn mi ha proposto la collaborazione, e leggendolo sono rimasta piacevolmente colpita. Anche se dal momento che sono una neofita di questo mondo, avrei preferito anche un accenno alle origini dei tarocchi, alla loro evoluzione da carte da gioco a simboli di divinazione, e alla loro connotazione che nei secoli hanno avuto con le pratiche occulte.


Valutazione ⭐⭐⭐⭐ su 5


venerdì 5 marzo 2021

Recensione "Innocence Lost" di Antonietta Mirra

Genere Forbidden Romance/ Age Gap
Romanzo Auto pubblicato


Cercalo su Amazon


Trama


Questa è la storia di due sorelle che vivono l’una per l’altra.
È la storia di un fratello appena uscito di galera.
E di un genitore che non c’è, e di un altro che beve e se ne frega.
È la storia di un uomo che irrompe nelle loro vite e stravolge tutto.
Un insegnante dal passato contorto e pesante.
Un uomo che ha fatto molti errori. Ma solo uno è imperdonabile.
Si è innamorato della sorella sbagliata.
La desidera, vuole possederla con tutto se stesso. Il sesso è solo un mezzo, Melanie è la luce.
Lui è un’ombra che vaga senza meta e lei è il sole che delimita il suo cammino.
Ma per lui, Melanie non dovrebbe nemmeno esistere.
Lei è pura, ingenua, innocente.
E non può essere sua. Perché appartiene a qualcun altro.
A qualcuno che se ne frega del legame di sangue. Che la desidera e ha lottato per lei risalendo dalle viscere dell’inferno.
Suo fratello.
 
Ti sei mai sentita divisa a metà?
Perfettamente spaccata nel cuore, nel corpo, nell’anima?
È più forte l’affetto per un fratello o l’amore per l’uomo che non puoi avere?
Cosa è più proibito? Scandaloso? Vergognoso? Infame?
Melanie non sa cosa fare.
Tu lo sapresti?
 
Nietzsche sosteneva che ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male.
I personaggi di questa storia lo sanno bene.
Su ognuno di loro sono incise le ferite dell’amore, così profonde da sanguinare ancora.
L’amore ferisce. E guarisce.
L’amore non è benda, ma sutura.
L’amore cuce. E rimette insieme i pezzi.
A volte nel modo sbagliato.
A volte facendo marcire le ferite.
A volte sporcando ciò che è innocente e rendendolo perduto.
Impuro.
Colpevole.
 
Questa storia t’insegnerà che l’amore è ossessione, devozione, devastazione e redenzione.
Ma è anche perdono. E assoluzione.
Questa storia ti sussurrerà che in amore nessuno è innocente.
Nemmeno tu.


La mia Opinione


Melanie, è una giovane donna troppo matura per la sua età. Con il padre morto e la madre dedita ai vizi e alle avventure di una notte, è lei che si prende da sempre cura della sorellina Bridget, che però con l'adolescenza sembra sempre più scontrosa e distante. Melanie vive in un mondo tutto suo, fatto di viaggi silenziosi nei libri, e libertà agognata ma ancora troppo lontana, di responsabilità e di affetti mancati.

A complicare ancora di più la sua vita è Jeremy, suo fratello, che torna dopo anni di assenza e criminalità. Si mostra subito come l'uomo di casa che deve essere servito e riverito, tutto gli è dovuto. Quello che Melanie non capisce è il modo in cui la guarda, la fa sentire nuda e sporca insieme, un disagio che tra fratelli non dovrebbe esserci. Melanie stringe i denti perché sa che finché Bridget sarà la sua priorità non potrà allontanarsi dalla sua famiglia.

Quando Melanie ed Harlan si incontrano, qualcosa dentro di loro sembra quasi riconoscersi. Il dolore sordo che il passato provoca in entrambi li fa avvicinare, ma lei è troppo pura per un uomo come Harlan, che deve portare il fardello della colpa sulle spalle. Questo però non lo allontana, giorno dopo giorno si accorge che Melanie è la cura dei suoi mali, è la luce che scaccia il buio con la tenerezza e quella bellezza inconsapevole che la distingue. Lei è un balsamo per la sua anima in tormento. L'unico neo nella sua esistenza è Jeremy, talmente possessivo che la sua gelosia non sembra nemmeno fraterna.

Tutto cambia quando si scopre che Bridget ha una cotta proprio per l'uomo di cui Melanie si è innamorata. Harlan è il professore di Bridget, e la giovane spera con tutto il cuore di far capitolare quell'uomo affascinante e sexy, così da poter finalmente riscattare la vita insulsa e misera che fa. E odia la sorella Melanie con tutta se stessa nel  momento in cui si accorge che Harlan ha occhi solo per lei.

Tutto è stato sempre per lei, tutti hanno sempre amato solo lei.

Sarà questo il punto di rottura. Non vi dico altro, è un libro da leggere e con cui amare e soffrire. Piangerete, urlerete e vi arrabbierete, con Melanie e in vece sua. Adorerete Harlan e vorrete strangolare qualcun altro.

Come potrete intuire dalle collaborazioni precedenti con l'autrice, io adoro i libri della Mirra, il suo modo di scrivere e di trascinare il lettore dentro le storie, anche quando sono lontane anni luce dalla sua realtà. Con "Innocence Lost" credo che si sia superata. Ha dato vita ad un bell'intreccio tra il passato tortuoso e il presente infelice e piatto di entrambi i protagonisti.

Per quanto Harlan mi sia piaciuto sotto tutti i punti di vista, è Melanie che mi ha rapito. Non per un vissuto comune o perché mi identifichi in lei, ma perché è caratterizzata talmente bene che ti entra dentro dal primo capitolo e ci resta anche a lettura conclusa. La sua profondità e il suo dolore, le sue paure e la spontaneità di vivere la bellezza delle piccole cose, la sua voglia di tornare a vivere o di iniziare a farlo. Nonostante desiderassi ardentemente che qualche volta il suo silenzio si trasformasse in ringhio, la sua è un'anima tanto meravigliosa, pronta al sacrificio, alla rinuncia e soprattutto al perdono, che la rende una delle più belle protagoniste femminili di cui ho letto. Mi azzardo anche a dire che stavolta nella cover ci avrei visto una lei, a rispetto lo stile dell'autrice.


Valutazione ✰✰✰✰ su 5



Della stessa autrice





giovedì 4 marzo 2021

Consigli e Tool per autori #1


Recensioni a pagamento 

ma anche no





Le recensioni a pagamento sono un argomento di cui spesso mi scrivete in Direct su Instagram. Molti autori, soprattutto emergenti, mi raccontano aneddoti su questo o quel blogger pronto alla collaborazione, con carta penna e portafogli.

Quando ho pubblicato "Figlia dell'oscurità", ho potuto contare su bookblogger e bookstagrammer pronti ad aiutare nuovi autori a farsi conoscere, che mi hanno dato supporto e fiducia. Tuttavia all'epoca, non sapendo bene come muovermi in questo nuovo mondo social che ruota intorno ai libri, sono incappata anche in alcuni personaggi che mi hanno inviato un vero e proprio tariffario, forti del numero di follower dalla loro parte.

Ora, di fronte a dei dettagliati listini prezzi a seconda del tipo di servizio offerto, (recensione con o senza segnalazione previa pubblicazione, post con eventuali estratti del libro, contenuti foto/video e chi più ne ha più ne pubblichi), spetta a noi autori la scelta di pagare o meno.

Io non ho voluto spendere soldi per delle recensioni, per quanti mila follower l'avrebbero vista, perché se il principio è quello di ottenere un'opinione onesta e reale (positiva o meno che sia), non credo di aver bisogno di pagarla. 

Se invece si parla di pubblicità all'interno di un blog o di pagine che hanno un enorme flusso di seguaci, allora lì non metto becco, poiché ognuno spende i propri soldi come vuole.

Quindi se volete una valutazione reale del vostro libro (che non è una recensione sia chiaro), rivolgetevi a dei professionisti accreditati che hanno studiato e si sono formati per questo lavoro. Persone che non si limiteranno a dirvi che il vostro scritto è bello o meno, ma che vi aiuteranno a capire quali sono i punti di forza e su quali aspetti avete ancora bisogno di lavorare. Almeno in questo caso saprete per cosa pagate.

Voi avete avuto esperienze con soggetti che si sono fatti pagare per esprimere un'opinione pubblica del vostro scritto? E come vi siete trovati?


Disclaimer:

Ovviamente questo post non vuole essere accusatorio o denigratorio per chi scambia una recensione per dei soldi, perché torno a ripetere che ognuno investe in ciò che vuole e con chi vuole.
Detto questo io sono per il movimento:

𝗥𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼... 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼!


Trovate una nutrita discussione su questa questione sul mio profilo Instagram



lunedì 1 marzo 2021

Recensione "Raptor" di JD Hurt

Genere mafia suspence

Secondo spin-off della serie: Honorable Men Series

Romanzo Auto pubblicato


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Trama


Dovevo buttarla fuori da New York e dalla mia vita come ho fatto con la sua famiglia. Lei è pericolosa, un mondo di segreti che può solo distruggere ciò che mi è caro. Ma sono stato debole; “un mese” mi sono detto, “e mi toglierò la voglia”. L’ho portata nel mio palazzo, al centro del ghetto. Impossibile resistere alle tentazioni dell’infanzia.
Io sono Raptor: un re nero, l’imperatore dei rifiuti. Un’aquila maestosa.
Ora mi ciberò di lei. Saprò fermarmi dopo trenta giorni?


Dovevo salvare mio fratello. Poi Ash è caduto tra le sue grinfie. L’ho pregato di restituirmelo; non c’è stato verso. Ora sono sua per trenta giorni. La macchia bianca al centro di un mare nero.
Sarò capace di galleggiare?
Ho già fallito una volta, quand’ero una bambina che lo amava sopra ogni cosa.
Ma sono cresciuta e anche se non possiedo un salvagente, voglio adattarmi. Anni di ghetto mi hanno impartito una lezione: vincere o morire.
Questa volta sarà il passero a divorare l’aquila.
Io sono Aubree Miller; finalmente so nuotare.


La mia Opinione


I fatti trattati sono molto attuali, riportano alla lotta al razzismo e a tutti i pregiudizi sociali e morali che vi ruotano intorno. L'autrice è stata bravissima a raccontarci questa storia facendoci fare un giro sulle montagne russe delle emozioni dei protagonisti. Ivory e Ebony, rispettivamente Aubree la ragazza bianca la cui famiglia si trasferisce nel ghetto newyorkese dopo il tracollo finanziario, e che si ritrova ragazzina da sola a crescere il fratellino minore, e poi Tariq il ragazzo nero che vive nella povertà e nei soprusi da sempre, con una gran voglia di riscatto. La vita che li fa incontrare e avvicinare, di colpo li divide, e si ritrovano grandi e distanti anni luce, nonostante continuino entrambi ad abitare nel ghetto. Quel ghetto che racchiude lusso e miseria, immondizia, potere e illusione di libertà. 

JD Hurt, ci fa vivere la brutalità e la violenza, la criminalità, lo spaccio e il degrado di una comunità che non riesce ad uscire da quel "ghetto" in cui è rinchiusa, e da cui vengono fuori poche mosche bianche. Parallelamente viviamo la storia d'amore tra Tariq e Aubree, con molte verità taciute che precludono il loro sentimento; un rapporto vissuto tra l'odio e l'amore reciproco, perché per quanto si detestino e riconoscano che per loro non c'è futuro, non riescono a lasciarsi andare. Aubree sa che non potrà mai essere la regina di Tariq, lui ha troppe responsabilità, è troppo immerso nella criminalità per riuscire a starne a galla con lei al seguito. Raptor, soprannome di Tariq, che crescendo nella malavita ne ha fatto un codice d'onore ed è stato nominato re del ghetto, da chi nella scala gerarchica del comando sta sopra di lui, non osa immaginare una vita diversa da quella che vive, una in cui può avere una moglie dolce e affettuosa, ed un lavoro onesto senza pregiudizi e stereotipi razziali.

Sarà davvero così per loro? O potranno contare sulla lealtà reciproca e scrivere una nuova pagina insieme?

Per saperlo dovete leggere questo libro. Non è la prima volta che leggo un mafia romance, ma devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dalle dinamiche e dal contesto riportato dall'autrice, ci si immerge nelle vite dei protagonisti e dei personaggi secondari che sono tutti molto importanti. Ciò che mi è piaciuto maggiormente, è la visione intima e profonda di Aubree e Tariq, che si sicuro rimangono impressi. Davvero un bel romanzo, da cui ho capito che leggerò tutta la serie. 

Le note dell'autrice a fine libro sono molto importanti, non solo ci delucidano sui fatti purtroppo realmente accaduti e attuali che cita durante la storia, ma ci aiuta a comprendere il suo punto di vista sugli stessi, in maniera umile ma con messaggi forti. Grazie Elenaa per le tue parole e per i personaggi a cui hai dato vita.



Valutazione ✰✰✰✰ su 5