Recensioni a pagamento
ma anche no
Le recensioni a pagamento sono un argomento di cui spesso mi scrivete in Direct su Instagram. Molti autori, soprattutto emergenti, mi raccontano aneddoti su questo o quel blogger pronto alla collaborazione, con carta penna e portafogli.
Quando ho pubblicato "Figlia dell'oscurità", ho potuto contare su bookblogger e bookstagrammer pronti ad aiutare nuovi autori a farsi conoscere, che mi hanno dato supporto e fiducia. Tuttavia all'epoca, non sapendo bene come muovermi in questo nuovo mondo social che ruota intorno ai libri, sono incappata anche in alcuni personaggi che mi hanno inviato un vero e proprio tariffario, forti del numero di follower dalla loro parte.
Ora, di fronte a dei dettagliati listini prezzi a seconda del tipo di servizio offerto, (recensione con o senza segnalazione previa pubblicazione, post con eventuali estratti del libro, contenuti foto/video e chi più ne ha più ne pubblichi), spetta a noi autori la scelta di pagare o meno.
Io non ho voluto spendere soldi per delle recensioni, per quanti mila follower l'avrebbero vista, perché se il principio è quello di ottenere un'opinione onesta e reale (positiva o meno che sia), non credo di aver bisogno di pagarla.
Se invece si parla di pubblicità all'interno di un blog o di pagine che hanno un enorme flusso di seguaci, allora lì non metto becco, poiché ognuno spende i propri soldi come vuole.
Quindi se volete una valutazione reale del vostro libro (che non è una recensione sia chiaro), rivolgetevi a dei professionisti accreditati che hanno studiato e si sono formati per questo lavoro. Persone che non si limiteranno a dirvi che il vostro scritto è bello o meno, ma che vi aiuteranno a capire quali sono i punti di forza e su quali aspetti avete ancora bisogno di lavorare. Almeno in questo caso saprete per cosa pagate.
Trovate una nutrita discussione su questa questione sul mio profilo Instagram