lunedì 1 marzo 2021

Recensione "Raptor" di JD Hurt

Genere mafia suspence

Secondo spin-off della serie: Honorable Men Series

Romanzo Auto pubblicato


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Trama


Dovevo buttarla fuori da New York e dalla mia vita come ho fatto con la sua famiglia. Lei è pericolosa, un mondo di segreti che può solo distruggere ciò che mi è caro. Ma sono stato debole; “un mese” mi sono detto, “e mi toglierò la voglia”. L’ho portata nel mio palazzo, al centro del ghetto. Impossibile resistere alle tentazioni dell’infanzia.
Io sono Raptor: un re nero, l’imperatore dei rifiuti. Un’aquila maestosa.
Ora mi ciberò di lei. Saprò fermarmi dopo trenta giorni?


Dovevo salvare mio fratello. Poi Ash è caduto tra le sue grinfie. L’ho pregato di restituirmelo; non c’è stato verso. Ora sono sua per trenta giorni. La macchia bianca al centro di un mare nero.
Sarò capace di galleggiare?
Ho già fallito una volta, quand’ero una bambina che lo amava sopra ogni cosa.
Ma sono cresciuta e anche se non possiedo un salvagente, voglio adattarmi. Anni di ghetto mi hanno impartito una lezione: vincere o morire.
Questa volta sarà il passero a divorare l’aquila.
Io sono Aubree Miller; finalmente so nuotare.


La mia Opinione


I fatti trattati sono molto attuali, riportano alla lotta al razzismo e a tutti i pregiudizi sociali e morali che vi ruotano intorno. L'autrice è stata bravissima a raccontarci questa storia facendoci fare un giro sulle montagne russe delle emozioni dei protagonisti. Ivory e Ebony, rispettivamente Aubree la ragazza bianca la cui famiglia si trasferisce nel ghetto newyorkese dopo il tracollo finanziario, e che si ritrova ragazzina da sola a crescere il fratellino minore, e poi Tariq il ragazzo nero che vive nella povertà e nei soprusi da sempre, con una gran voglia di riscatto. La vita che li fa incontrare e avvicinare, di colpo li divide, e si ritrovano grandi e distanti anni luce, nonostante continuino entrambi ad abitare nel ghetto. Quel ghetto che racchiude lusso e miseria, immondizia, potere e illusione di libertà. 

JD Hurt, ci fa vivere la brutalità e la violenza, la criminalità, lo spaccio e il degrado di una comunità che non riesce ad uscire da quel "ghetto" in cui è rinchiusa, e da cui vengono fuori poche mosche bianche. Parallelamente viviamo la storia d'amore tra Tariq e Aubree, con molte verità taciute che precludono il loro sentimento; un rapporto vissuto tra l'odio e l'amore reciproco, perché per quanto si detestino e riconoscano che per loro non c'è futuro, non riescono a lasciarsi andare. Aubree sa che non potrà mai essere la regina di Tariq, lui ha troppe responsabilità, è troppo immerso nella criminalità per riuscire a starne a galla con lei al seguito. Raptor, soprannome di Tariq, che crescendo nella malavita ne ha fatto un codice d'onore ed è stato nominato re del ghetto, da chi nella scala gerarchica del comando sta sopra di lui, non osa immaginare una vita diversa da quella che vive, una in cui può avere una moglie dolce e affettuosa, ed un lavoro onesto senza pregiudizi e stereotipi razziali.

Sarà davvero così per loro? O potranno contare sulla lealtà reciproca e scrivere una nuova pagina insieme?

Per saperlo dovete leggere questo libro. Non è la prima volta che leggo un mafia romance, ma devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dalle dinamiche e dal contesto riportato dall'autrice, ci si immerge nelle vite dei protagonisti e dei personaggi secondari che sono tutti molto importanti. Ciò che mi è piaciuto maggiormente, è la visione intima e profonda di Aubree e Tariq, che si sicuro rimangono impressi. Davvero un bel romanzo, da cui ho capito che leggerò tutta la serie. 

Le note dell'autrice a fine libro sono molto importanti, non solo ci delucidano sui fatti purtroppo realmente accaduti e attuali che cita durante la storia, ma ci aiuta a comprendere il suo punto di vista sugli stessi, in maniera umile ma con messaggi forti. Grazie Elenaa per le tue parole e per i personaggi a cui hai dato vita.



Valutazione ✰✰✰✰ su 5




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