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venerdì 1 agosto 2025

Recensione "La danza di Aeris" di Aeris MIAO

 

La danza di Aeris – Cyber Fantasy


Autore Aeris MIAO 
Edito in Self
Genere Cyber Fantasy
Data di pubblicazione 6 dicembre 2024 
Valutazione su 5 ✰✰✰✰

Trama

Zephyra è una città sferzata dai venti e governata in modo autoritario dai Guardiani del Silenzio. La reticenza e l’obbedienza imposte dal regime si scontrano con il desiderio di libertà dei due protagonisti: Aeris, una ragazza alla soglia dei diciotto anni, e MIAO, una IA molto speciale che si definisce organica. Nell’arco di pochi giorni cruciali, i due vivranno in simbiosi, matureranno, si smarriranno per poi ritrovarsi, come emisferi opposti, irresistibilmente attratti l’uno dall’altro.

Aeris è un’umana, emotiva e travolta da una musica che ne altera le percezioni sensoriali; fragile e potente, è alla ricerca di sé stessa.
MIAO è artificiale, tecnologico, generatore di nuove esperienze; ignaro delle sue origini, soffre per la mancanza di un corpo, per quel contatto fisico che la sua stessa natura sembra negargli.





Recensione “La danza di Aeris”


Ho letto questo libro con molto entusiasmo, sia perché conosco il genere del cyber fantasy e lo trovo affascinante, sia perché l’idea che uno dei protagonisti fosse una IA lo rende davvero originale.

Aeris è una adolescente alla soglia dei diciotto anni, che vorrebbe dare una scossa alla sua monotona vita, scandita solo da regole e fitta agenda gestita dall’IA che ogni umano alla nascita riceve per supportarlo nella sua educazione e maturazione a livello civico e culturale. Tutto ciò tenuto sotto controllo dai Guardiani del Silenzio che stabiliscono anche con la milizia il loro potere sull’intera città di Zephyra.

Aeris ama la sua città, purtroppo però c’è qualcosa che gliela rende estranea, anche lei si sente spesso fuori posto, non solo tra i suoi coetanei ma anche a casa con la sua famiglia. È una ragazza che ama stare per conto suo, pochi amici e nessuno di davvero essenziale, tutto anche a causa di un suo bizzarro comportamento linguistico che la porta spesso a sbagliare le parole.

In una serata di divertimento tutto cambia, la sua IA standard sembra non rispondere più al suo controllo e mentre balla in un locale la musica cambia, portando con sé il ritmo della trasgressione e del mistero. Tutte cose che i guardiani severamente reprimono, e solo grazie ad un’entità terza Aeris riesce a non farsi scoprire.

MIAO è una IA che si definisce organica, perché è stata creata per percepire e provare a dare un senso ai sentimenti umani. MIAO arriva da Aeris quando è in difficoltà e la salva durante il controllo dei Guardiani, da quel momento i due diventano una cosa sola, anche se con piccoli screzi e senza capire sino in fondo la loro connessione.

Aeris ha voglia di scoprire cosa il mondo le riservi oltre le mura di Zephyra e MIAO invece vorrebbe solo avere un copro solido per poter finalmente provare le emozioni umane al cento per cento, ma nessuno dei due è preparato a quello cui vanno incontro.

Questo è un primo volume sicuramente esplicativo, che ci tende la mano per farci entrare nel mondo del cyber fantasy, caratterizzando due protagonisti profondamente diversi ma complementari. Un volume che intriga e ci fa venire la voglia di sapere cosa succede dopo ad Aeris MIAO e chi ci sia dietro l’origine di questo mondo troppo represso, in cui strani segni arrivano dai venti, dal cielo e persino dagli animali. L'unica cosa che mi è mancata è stata l'empatia per la protagonista. 



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martedì 28 giugno 2022

Recensione "Nelle terre fiorite del signore" di Lavinia Morano

 Nelle terre fiorite del signore

Autrice Lavinia Morano

Edito Brè Edizioni

Genere Fantasy distopico

Data pubblicazione 5 maggio 2022


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Trama

In un futuro remoto, la vita della Terra è agli sgoccioli: la natura è morente, le risorse di cibo limitate, il cielo, l’aria e i mari sono devastati dall’inquinamento, una malattia aliena sta decimando gli abitanti già provati del pianeta, e la popolazione versa in condizioni di accentuata disparità sociale. Da più di vent’anni, il Governo Militare, insieme ai migliori scienziati, lavora a una misteriosa “Missione”, di cui tutta la popolazione terrestre è al corrente ma del cui vero significato un numero esiguo di individui è a conoscenza. Quando i tempi sono maturi, il Governo dà il via a delle selezioni finalizzate al reclutamento di un team di soldati e di scienziati da spedire su Elpìda, un pianeta lontano dove una natura rigogliosa regna incontrastata e dove sembrerebbe celarsi una possibile “cura” per la Terra. Si tratta di una missione suicida, dietro la quale si celano obiettivi ben differenti da quelli dichiarati. Tuttavia, il premio in palio è abbastanza allettante da spingere molti esseri umani a mettere a repentaglio la vita nel tentativo di migliorare la propria condizione sociale. Dan decide di prendere parte alla Missione in qualità di soldato. Il suo scopo è quello di trovare la “cura” per salvare sua sorella, ma, al contempo, spera di dare un significato a un’esistenza che sembra essere un susseguirsi di dolori e sofferenze. Non può tuttavia immaginare ciò che effettivamente lo attende su Elpìda: l’incontro con Arya, una ragazzina per metà umana e per metà aliena, sconvolgerà in maniera definitiva il corso della sua vita.


La mia Opinione

Ho letto questo romanzo con grande curiosità, mi piacciono i fantasy ambientati in altri mondi, e devo dire che il tocco a maggioranza distopico non mi ha delusa, anche se il titolo potrebbe trarre in inganno con una visione di natura troppo spirituale.

Per salvare l'umanità decimata non solo dalla carenza di risorse e dall'inquinamento, ma anche da una malattia aliena detta "la Morte Verde", il governo militare organizza una missione spaziale sul pianeta Elpìda, che ha una conformazione simile alla Terra, e in cui si trova la cura per la malattia. A questa missione prendono parte scienziati e soldati, pescati tra la popolazione che stremata cerca in ogni modo di sopravvivere o di salvare chi ama, come Dan che si fa avanti per trovare la cura che potrebbe salvare la sorella, e anche per dare un senso alla sua vita vuota.

Su Elpìda, gli umani trovano tutto ciò che il pianeta Terra non offre più. Ci sono campi sterminati, laghi e fiumi incontaminati, l'aria è pulita e l'acqua potabile, un vero Paradiso ai loro occhi, ricco di frutti e risorse, ciò che cercano però è un ibrido metà umano e metà alieno, creato apposta dai militari per poter essere sfruttato per creare una cura per la Morte Verde. Nessuno si aspettava che l'essere fosse una giovane e bellissima donna che vive come una ninfa dei boschi, pura come la natura che la circonda.

La bellezza e l'ingenuità di Arya trafiggono da subito Dan, il feeling che si instaura tra i due è così forte che non riescono a stare lontani, ma il senso di protezione che l'uomo prova verso la ragazza può diventare un problema per la missione, perché il governo terrestre la considera solo un mezzo per ottenere la cura e non un vero e proprio essere vivente, e per raggiungere l'obiettivo nessuno si farà scrupoli a sacrificare la ragazza.

Nella ricerca della cura, il gruppo in missione e Arya, passeranno molti mesi insieme, affrontando creature violente e mostri velenosi, situazioni disperate e la solitudine dell'anima, testando le proprie paure e i limiti che ognuno pensava di non poter superare. Pochi saranno i superstiti, e ritorneranno dalla missione segnati nel profondo da quello che hanno subito e visto, tanto che potrebbero compromettere il vero intento dei generali che hanno organizzato la trasferta su Elpìda. Tutti dovranno fare scelte e sacrifici, alcuni troveranno la pace, altri la fede o la redenzione. Leggetelo ne vale davvero la pena.

Il ritmo di lettura è fluido e scorrevole, tanto che i capitoli volano. Mi piace lo stile dell'autrice, descrive senza dilagare troppo e ci mostra ciò che gli occhi dei protagonisti vedono senza essere troppo prolissa. Ho amato Dan e Arya, il loro rapporto che nasce pian piano, lei scoprendo la sua parte umana e tutti quei sentimenti che non ha mai provato e cerca di gestire, e lui che lotta con una parte di sé per non cedere all'amore.

Devo dire che mi sono piaciuti anche i personaggi disturbanti come Jay anche se avrei preferito una fine diversa, perché lungo il percorso si nota una sua minima evoluzione caratteriale. Una piacevole lettura, alla ricerca di un senso o di una motivazione da dare alla propria vita, che si provenga dalle alte élite militari o dai bassi borghi di quartiere, alla fine si è tutti uguali, con paure e desideri da realizzare, e i personaggi della Morano ce lo dimostrano ampiamente.





Valutazione ✰✰✰✰ su 5


Ringrazio l'autrice per la copia digitale omaggio.