martedì 8 marzo 2022

Recensione "Il problema è Mister Darcy" di Paola Servente

 Il problema è Mister Darcy

Autrice Paola Servente

Edito da Newton Compton Editori

Genere commedia romantica - romanzo contemporaneo

Un romanzo che si intreccia ad altri due della serie "Il problema è che..." di cui vi ho già parlato 

Il problema è che mi piaci

Il problema è che ti penso


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Trama

Certi amori esistono solo nei libri?
Mister Darcy non esiste e non è mai esistito. Mia è stufa di sentirselo ripetere. Desidera vivere un amore profondo, forte, vero… Che cosa c’è di tanto sbagliato? Dopotutto, per una giovane e brillante cardiologa italiana, appena trasferitasi a Londra, è normale sognare un po’ di romanticismo. E anche se non ha quasi nulla in comune con le graziose protagoniste dei suoi libri preferiti, Mia è determinata a non accontentarsi in amore: l’uomo giusto è lì fuori da qualche parte ad aspettarla.
Adam è un cardiochirurgo molto affascinante, immaturo quanto irresistibile. Lo sanno bene le colleghe, le infermiere, le specializzande… A dirla tutta, lo sa l’intera Gran Bretagna, perché si dà il caso che sia anche di nobili natali e compaia sulle riviste scandalistiche con una certa frequenza. Chi meglio di lui può insegnare a Mia qualche trucchetto per far capitolare il principe azzurro? Peccato che si diverta a punzecchiarla, facendole saltare i nervi a ogni occasione. Tra pazienti irrequieti, cuori da curare, continui battibecchi, lezioni di malizia e balli ottocenteschi, chissà che anche per Mia non arrivi finalmente il tanto atteso “lieto fine”.


La mia Opinione

Ed eccoci al terzo volume della serie "Il problema è che...", una serie che mi è piaciuta tantissimo e che con questo romanzo mi è definitivamente entrata nel cuore. Conoscevamo già i protagonisti, abbiamo intravisto entrambi nel precedente capitolo "Il problema è che ti penso", nel ruolo di migliori amici dei personaggi principali, e adesso proprio grazie a quegli amici e a nuove prospettive lavorative si incontreranno.

Il caso vuole che la dottoressa Mia, brillante cardiochirurgo genovese, debba seguire una specializzazione di tre mesi a Londra, proprio nella clinica in cui lavora Adam, di nobile discendenza, avvezzo alla mondanità e al piacere da poche notti e via. I due pur non conoscendosi di persona, si sono fatti un'idea l'uno dell'altra da quello che i loro migliori amici hanno raccontato loro, e quindi il rapporto inizia con pregiudizi e molta diffidenza, soprattutto perché Adam dovrà cedere la casa in cui alloggia che è del suo amico Saverio, a Mia per ben tre mesi.

La prima impressione di Adam è che Mia sia una di quelle donne tutte lavoro e poca vita sociale, una di quelle ragazze che badano poco al proprio aspetto per passare inosservate avvalendosi solo della loro spiccata intelligenza. Di contro Mia crede che Adam sia solo un pallone gonfiato, un nobile viziato e senza responsabilità, che marcia sul suo aspetto fisico mozzafiato per godersi la vita il più possibile.

Chiariti questi loro aspetti/difetti, i due instaurano una sorta di rapporto di amicizia molto schietto, e di sicuro più incentrato all'essere colleghi, giorno dopo giorno però scopriranno altri lati dei loro caratteri, che offuscheranno la prima impressione che si erano fatti l'una dell'altro.

Mia scopre in Adam un ottimo medico, professionale e molto capace, empatico e responsabile, un uomo che non riesce del tutto a mantenere il distacco che ci vorrebbe con i propri pazienti, soprattutto quando si tratta di giovanissimi.

Adam invece si farà travolgere dalla personalità colorata e frizzante di Mia, e godrà di questa loro amicizia come mai aveva fatto in vita sua. Coglierà particolari che è impossibile notare subito e ne rimarrà affascinato, anche se Mia è ben lontana dalla sua donna ideale. Mettiamoci anche che lui è lo scapolo d'oro di Londra, su cui tutte vorrebbero mettere gli artigli, ma Adam è allergico ai rapporti duraturi e impegnativi. Mentre Mia è una sognatrice amante di Jane Austen, che desidera incontrare un giorno un uomo innamorato e devoto come lo è Darcy con la sua Elizabeth, pur sapendo che uomini così sono rari o forse non esistono davvero.

Vi consiglio di leggerlo, passerete delle ore piacevoli, romantiche e con moltissima ironia.
Ho amato questo romanzo dal primo capitolo, non c'è un momento di noia, una parte sottotono, tutto segue un ritmo narrativo preciso e calibrato dalla Servente per tenere incollati i lettori.

Tra romanticismo e sogni ad occhi aperti, tra spensieratezza e un'attrazione sempre più profonda, tra desideri inespressi e tanta voglia di aiutare gli altri. L'ambientazione londinese fa sognare, soprattutto perché la si vive con gli occhi della scoperta di quei luoghi che Mia e molte di noi con lei, vorrebbero vedere almeno una volta. Non si devono tralasciare poi i personaggi secondari, che sono studiati con sapienza per far procedere la trama e arricchire il romanzo di sfumature e colori.




Valutazione ✰✰✰✰✰ su 5

Ringrazio per l'invito al Review Party e per la copia digitale omaggio.



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