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Non mi sottovalutare
Autrice Maida Bovolenta
Genere Commedia Romantica
Pubblicato il 9 settembre 2024
Trama
Per Giada la moda è tutto,
prendersi cura di sé è un optional a cui non rinuncerebbe mai. Un paio di
tacchi, una passata di rossetto e subito si sente forte e leggera. Eccetto che
per Diego, il suo ex, che l’ha incastrata in una cena alla quale non si è
sentita di dire di no.
Ma da domani basta: metterà le cose in chiaro e sarà
finalmente libera.
Neanche Martino è abituato a ricevere dei no. Bello e ricco da impazzire,
divide il tempo tra il lavoro da chirurgo estetico e una serie di donne di cui
presto dimentica il nome.
La sua vita potrebbe continuare così, se non fosse per
il suo obiettivo: diventare primario della clinica.
Per riuscirci è disposto a tutto, anche a mettere un freno agli appetiti e
frequentare la figlia del capo, prossimo alla pensione.
Ma l’universo ci mette lo zampino e sconvolge tutto.
Un incidente strappa a Giada la possibilità di camminare e sentirsi bella; il
capo della clinica non si decide a mollare il posto e la prigionia di Martino
con la fidanzata sembra non avere fine. L’unica chance è farle un regalo così
esorbitante da conquistare l’ammirazione del suocero: la prestigiosa Porsche
718, disponibile in un unico modello. Lo stesso che il padre di Giada ha
adocchiato per festeggiare la conversione della patente della figlia e che
riesce a soffiare a Martino un attimo prima dell’acquisto.
Un mix esplosivo che spingerà Martino a mettere in
campo tutte le sue arti seduttorie, ma con Giada i trucchetti non attaccano.
Ormai non si sente più come le altre ragazze e, con il suo spietato sarcasmo,
gli darà filo da torcere.
E se l’universo non avesse finito di mescolare le carte
con loro?
Se ciò che perdiamo facesse posto per l’arrivo di
qualcosa di ancora più bello?
Recensione "Non mi sottovalutare"
Maida ci porta nella Milano bene, sfarzosa e ricca di bellezza spesso artefatta, di persone che usano ogni mezzo per i propri scopi e di gente che si accontenta di vivere nella finzione purché abbia molti zeri.
Martino è un uomo attraente, ricco e amante di tutto ciò che
è bello tanto che ne ha fatto la sua professione il chirurgo estetico, ruolo in
cui ha una posizione privilegiata e una notevole fama, le donne non gli mancano
e non ha mai avuto uno scrupolo di coscienza sullo sfruttare tutto il suo
essere per la sua ambizione. Martino vuole diventare primario della clinica in
cui lavora e per questo ha scelto la donna giusta per raggiungere questo scopo,
peccato che il regalo che doveva farle, ovvero una Porsche 718, sia stato
venduto a Giada e dunque la credibilità dell’uomo agli occhi della fidanzata e
del suocero vacilla.
Tutto ciò che dovrà fare e dissuadere Giada dall’acquisto e
recuperare l’auto, se dovrà sedurla per questo ben venga. Ma Martino non aveva
messo in conto che le Parche giocano spesso con il destino delle persone, e il
suo sta per intrecciarsi con quello della donna più detestabile e bellissima
che abbia mai conosciuto.
Giada che da una vita colorata e vissuta appieno tra risate
e leggerezza si ritrova a strisciare in un tunnel di rassegnazione e
pessimismo, per colpa di tutto ciò che ha perso e per la sfiducia nelle persone
che le gravitano attorno. Perché gli abbandoni che fanno più male sono quelli
delle persone che ami di più. Per fortuna la vita le ha regalato Penelope e due
genitori amorevoli anche se troppo pressanti e accomodanti.
Una storia ricca di verità e sarcasmo, in cui non c’è spazio
per il vittimismo e non c’è tempo per piangersi addosso. Mi sono innamorata di
questi due protagonisti che mordono la vita per afferrare qualcosa che riesce
sempre a sfuggirgli, così simili e diversi allo stesso tempo. Il loro cinismo e
il modo in cui prendono la vita di petto, il sarcasmo che non lascia spazio al
perbenismo e alla pietà, la verità nuda e cruda che a volte abbiamo bisogno di
sentirci dire senza troppi abbellimenti, perché quando davanti abbiamo un velo
nero siamo solo noi che possiamo squarciarlo con la consapevolezza e la forza
d’animo che in questi due protagonisti di certo non manca.