martedì 8 febbraio 2022

Recensione "Il fiore di Titanio" di Marina Sarracino

 Il fiore di titanio

Autrice Marina Sarracino

Romanzo Contemporaneo Sportivo

Pubblicato in self il 25 novembre 2021


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Trama

Un passato da cui scappare.
Uno sport con cui crescere.
Un amore in cui credere.

"Se decidi di rinunciare a qualcosa a cui tieni, fa' che la ragione per cui ti tiri indietro non sia la paura."

Sarah ha vent’anni e una decisione fondamentale da prendere: come cambiare la sua vita. Un evento inatteso l’ha appena stravolta e ora tocca finalmente a lei dirigerne le giornate, ma deve fare i conti con un passato segnato dalla violenza domestica e con i traumi che vi restano aggrappati; trovare il coraggio per forgiare una Sarah diversa, le cui fragilità siano levigate da nuova forza.
L’occasione le si presenta una sera, quando è di ritorno dalla squallida taverna in cui lavora e subisce un furto. Aleandro, campione di boxe, la soccorre e la invita a frequentare la sua palestra, dove si svolge anche un corso di autodifesa per donne. Sarah ci mette piede titubante, ma resta folgorata dal pugilato: in quello sport la violenza ha delle regole e non può coglierla impreparata come avveniva sotto il suo tetto. Comincia a praticare la boxe e i maestri notano che ha ottime potenzialità, mentre Aleandro potrebbe riservarle un amore pulito, quello che lei non conosce. Il desiderio di Sarah, diventare la persona che vuole essere davvero, forse può realizzarsi, ma alcuni scheletri chiusi nell’armadio scricchiolano contro la porta e non sarà semplice tenerli a bada.


La mia Opinione

La protagonista è Sarah, una ragazza fragile sia nel fisico che nella mente. Prigioniera di un passato violento e anaffettivo. I suoi ricordi dei genitori sono quelli di due alcolizzati, della madre che si guadagna da vivere e mantiene la famiglia facendo la prostituta, proprio in quella casa che doveva essere il loro rifugio. Due persone poco inclini alle necessità della figlia, tanto che non la mandano nemmeno a scuola, gli unici amici di Sarah sono un dizionario e un libro di poesie. Giorno dopo giorno, in quella casa le brutture e le violenze si susseguono, fino ad arrivare a quelle più estreme, che strappano via alla piccola Sarah l’ultimo barlume di sicurezza.

Purtroppo la morte dei genitori non segna per la ragazza il momento del cambiamento, anzi, tutto ruota ancora intorno al loro ricordo, alle urla e all’intolleranza che i due le hanno instillato nella mente fragile, che l’hanno resa una ragazza succube di tutto, dei pettegolezzi e degli insulti dei vicini, dei soprusi del suo capo a lavoro, e della solitudine che lei stessa ormai si infligge. Esistono solo lei e la paura di tutto ciò che la circonda al di fuori del suo rifugio sicuro. Per fortuna c’è Tomodachi il suo amico più caro, il suo fedele compagno che non la giudica ma la ama incondizionatamente come solo un cane sa fare.

Una sera dopo il lavoro, Sarah viene rapinata e a soccorrerla è un uomo giovane e gentile, che lei non riesce nemmeno a guardare in faccia. Perché per Sarah guardare negli occhi qualcuno significa mostrargli il mondo torbido che ha dentro. Aleandro non demorde e notando subito che in quella gracile ragazza c’è qualcosa che lo attira, coglie l’occasione dello scippo per invitarla a prendere lezioni di difesa nella sua palestra. Sarah si presenta all’appuntamento ma viene rapita da una sessione di boxe, in quel combattimento lei non ci vede violenza ma grinta e voglia di non arrendersi, chiede così ad Aleandro di introdurla a questa disciplina di cui si innamora follemente. Pian piano la Sarah mingherlina e pacata, lascia il posto ad un corpo robusto temprato dagli allenamenti, e ad una donna in grado di vincere ogni match. Il rapporto con Aleandro diventa si sposta lentamente sul piano affettivo, lui è l’unico che è stato in grado di cogliere la luce che la ragazza ha sempre celato dentro di sé, ne rispetta i limiti e i tempi, comprende i suoi silenzi e le lascia i suoi spazi sempre pronto a supportarla in tutto. Insieme a lui Sarah trova una stabilità che non ha mai avuto, ed anche una famiglia pronta ad accoglierla a braccia aperte.

In tutto il suo percorso di cambiamento però, ogni qualvolta si ripresentavano i fantasmi del passato Sarah crollava, e questo era destabilizzante su tutti i fronti. Non perdonava a se stessa di aver subito in silenzio, di non essersi mai alzata per urlare il suo dolore, e ancora una volta nonostante la forza acquisita, non riesce a sentirsi pienamente al sicuro. Si crea una nuova frattura dentro di lei, che la porterà ad essere al centro di varie vicissitudini che ne tempreranno ancora una volta il carattere e la volontà.

È una storia molto introspettiva e profonda, che lascia il segno sul lettore, almeno su di me lo ha fatto. Devo dire che non sono riuscita ad entrare del tutto in sintonia con la protagonista, che si racconta sempre in terza persona. Questo particolare punto di vista che può essere inizialmente azzeccato, perché vediamo solo lei nella storia e i genitori narrati dalla sua prospettiva, nella seconda parte della vita di Sarah non penso abbia dato il massimo, non ho trovato la giusta interazione con gli altri personaggi e questo rendeva la lettura in alcuni punti troppo introspettiva e prolissa. Avrei preferito avere una visione chiara anche di Aleandro e Carlo, perché sono loro che le stanno vicino, che la sostengono in tutto e ne vedono l’evoluzione. Ecco una vista a 360° della storia mi sarebbe piaciuta di più. Detto ciò, ho amato questa storia, la forza che cresce dentro la protagonista ad ogni piccolo passo, che segna il punto di svolta e la possibilità di cambiamento anche in coloro che non lo ritenevano possibile. Un messaggio importante descritto con molta delicatezza e la giusta dose di determinazione.



Valutazione ✰✰✰✰ su 5


Recensione per il Review Party, ringrazio l'autrice per la copia digitale omaggio.



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