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L'incanto di cenere
Recensione L'incanto di cenere
Appena letta la breve trama di questo romanzo mi sono subito incuriosita, insomma non capita tutti i giorni di leggere un'altra versione della fiaba per eccellenza. Cenerentola è sempre stata la perfetta e bellissima principessa capace solo di azioni buone e di magnanimità, di emozioni dolci e grande misericordia anche verso coloro che l'hanno sempre trattata alla stregua del nulla.
L'Incanto di cenere ci mostra invece un lato dark della stessa storia, attraverso gli occhi di una delle sorellastre Geneviève, che si ritrova in una casa nuova con un uomo che sarà il suo patrigno visto che la madre si è risposata, e con una sorellastra che non ha nulla di normale e docile. Christelle infatti prova un odio puro verso tutti e tutto, in nome della vendetta per la morte di sua madre sul rogo.
Nel suo sangue scorre un potere oscuro troppo forte per essere imbrigliato e non importa quanta fede possano avere gli adulti intorno a loro, già da ragazzina la piccola Christelle si dimostra un essere fin troppo pericoloso. Viene rinchiusa in un convento sperando che gli insegnamenti e la dottrina della chiasa possano facilitare il suo allontanamento dal potere macabro della Dea Madre, e così le vite di Geneviève e della sua sorellina Anastasie scorrono come quelle di due ragazzine normali. Finché la prima non sarà pronta ad essere presentata in società e trovare marito.
Prima di prendere i voti che la consacreranno a Dio Christelle torna a casa, e Geneviève si accorge che in lei nulla è cambiato, quella sua sfumatura terrificante le resta attaccata addosso come l'alone della morte pronto a colpire chiunque.
Nonostante il romanzo sia breve, è scritto molto bene e il ritmo narrativo è incalzante. Rimane sempre lo stesso distacco dai personaggi che vengono comunque raccontati come una sorta di fiaba, ma l'autrice è stata capace di far arrivare le varie emozioni al lettore. Avrei preferito che il momento del climax fosse più ispessito, ma la risoluzione è comunque resa bene.
Se nella classica fiaba la morale è rappresentata dal raggiungimento dei propri obiettivi e la realizzazione dei sogni, con umiltà e grande sacrificio, L'Incanto di cenere ci propone una morale che indica la grande forza di volontà che ci vuole ad affrontare pericoli ed ostacoli. Una forza che è racchiusa in tutte le donne protagoniste, che non hanno bisogno di un protettore. Geneviève infatti trova la propria strada grazie anche alle famose scarpette di cristallo.
Una fiaba dark con molti punti in comune con la storica favola ma che allo stesso punto ne dà una visione nuova ed intrigante.