lunedì 16 novembre 2020

Recensione "L'inferno invisibile" di Luca Martini

Edito dalla Golem Edizioni

Collana Mondo


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Trama

Alessandro è un affascinante medico trentenne dal carattere schivo che lavora con le tossicodipendenze e vive un rapporto difficile con l'altro sesso, complici l'educazione severa della madre, morta alcuni anni prima e del cui pesante ricordo non si è mai liberato, e l'assenza costante del padre. L'incontro casuale con Sarah, ballerina dal carattere volubile e incostante, dai tratti borderline, incapace di vivere una relazione monogama, segnerà in maniera indelebile Alessandro, che si innamorerà di lei in maniera ossessiva e malata. Un giorno all'improvviso Sarah svanisce nel nulla e Alessandro rimane vittima di un tragico incidente nel tentativo di inseguire il suo fantasma. Negli anni successivi la vita di Alessandro sembra apparentemente rientrare nei binari della serenità, fino al giorno in cui, molti anni dopo la fatidica sparizione della ragazza, la ritroverà per caso, facendo però una terribile scoperta. In un finale intenso e drammatico, Alessandro prenderà una decisione inaspettata e imprevedibile, che cambierà il corso della vita di tutti.

La mia Opinione

Alessandro è un medico che lavora a stretto contatto con pazienti difficili che fanno i conti con le loro dipendenze e tutte le problematiche che ne seguono, da cui però non riesce a tenere il giusto distacco. La sua infanzia è stata segnata da un padre invisibile che viveva solo in funzione della moglie e dalla madre Ada, troppo cinica ed egoista per rendersi conto delle difficoltà del figlio. Alessandro cresce assoggettandosi al volere e al giudizio della madre, che spesso lo schernisce e lo umilia proprio quando lui vorrebbe solo essere amato, e tutto ciò causa una grave instabilità affettiva nel ragazzo, tanto che da adulto non riesce ad avere relazioni equilibrate. Arriva nella sua vita il momento di cambiare, di lasciare andare la sua ex che ormai sta con un altro uomo e di ricominciare da zero, è qui che incontra Sarah, una ballerina bellissima e intrigante che subito attira la sua attenzione, i due si cercano, si trovano e iniziano a frequentarsi. Per Alessandro è un colpo di fulmine sfociato in amore, per Sarah invece è uno dei tanti amanti. Più lui la ama più lei scappa, e ad un certo punto Sarah sparisce abbandonando Alessandro con il ricordo doloroso di un amore spezzato, ma per lui mai finito.

Passano anni prima che i due si incontrino di nuovo, e sono molto diversi. Alessandro in questi anni è riuscito a crearsi una vita all'apparenza normale ed affettivamente stabile, ma nell'attimo in cui la rivede, ogni cosa che ha costruito durante la loro separazione, ogni persona a cui si è legato, smette di essere importante perché esiste solo lei. Da quel momento in poi Alessandro sa che saranno legati per sempre, perché lui è l'unico che può aiutarla. Ad un certo punto della storia si può dire che i loro ruoli in parte si invertono, ora che Sarah ha bisogno di lui. Nonostante lei dica di non amarlo e lo tratti male, Alessandro resta al suo fianco ed è qui che viene fuori la sua vena masochista (appellativo che la stessa Sarah gli dà), quella parte di lui che è sbocciata con il costante rifiuto della madre, coltivata da tutte le donne che lo hanno maltrattato e tradito, e che trova la sua valvola di sfogo con Sarah e la loro comune sofferenza. Vederla inerme e indifesa per lui è tormento e sollievo, perché sa che lui è finalmente l'unica persona a cui lei può e deve affidarsi, che non lo lascerà mai più, fino al loro epilogo. 

Iniziando a leggere questo romanzo ho compreso subito la mia difficoltà ad entrare in empatia con il protagonista. Il bisogno di Alessandro di essere necessario nella vita di qualcuno, la sua ossessione di essere l'unico uomo per Sarah, rende estremamente vulnerabile la sua psiche. E forse è per questo motivo che non ho trovato subito la chiave di lettura giusta per comprenderlo. Capitolo dopo capitolo però, grazie anche ai personaggi che si susseguono nella vita del protagonista, alcuni stabili e altri passeggeri, si ha la giusta visione di questo uomo profondamente destabilizzato dalla mancanza d'amore. Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, pur avendo trovato le descrizioni emotive nella prima parte troppo particolareggiate e poetiche, che sicuramente hanno contribuito a disperdere la mia attenzione dal focus della trama. La storia è sicuramente forte sia per i temi trattati che per le emozioni che suscita nel lettore. 


Valutazione ★★★★ su 5


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